Milano, 2 agosto 2025 - UniCredit S.p.A. ("UniCredit") prende nota della pubblicazione dei risultati dello stress test a livello UE del 2025 condotto dall'Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority, EBA) in collaborazione con il meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism, SSM), la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB).
Lo stress test non prevede una soglia di superamento/fallimento, ma è concepito come un'importante fonte di informazioni ai fini del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP). I risultati aiuteranno le autorità competenti a valutare la capacità di UniCredit di soddisfare i requisiti prudenziali applicabili in scenari di stress.
Lo scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE/ESRB e copre un orizzonte temporale di tre anni (2025-2027). Lo stress test è stato condotto sulla base di un bilancio statico a fine 2024, con un CET1r fully loaded del 15,86%, e non tiene conto dell'evoluzione futura dell'attività, delle iniziative straordinarie e delle azioni manageriali. Non si tratta di una previsione degli utili di UniCredit.
La riduzione del livello di capitale di UniCredit è significativamente inferiore rispetto al risultato dello stress test condotto a livello UE nel 2023, grazie a una forte generazione di capitale (trainata dalla resilienza del margine di interesse netto e delle commissioni) e alla solida qualità degli attivi. Ciò pone UniCredit in una posizione favorevole per far fronte a potenziali shock macroeconomici.
La riduzione del livello di capitale di UniCredit (ovvero la differenza nel CET1r fully loaded tra il 2024 e il 2027) nello scenario avverso è migliore del campione EBA e dei competitor, così come le distribuzioni presunte sono più alte rispetto alla media dei competitor.
I risultati di UniCredit sono i seguenti:
- nello scenario di base, CET1r transitional al 15,25% e CET1r fully loaded al 13,91% nel 2027, in linea con il CET1r transitional e fully loaded a dicembre 2024, rideterminato per tenere conto degli effetti di Basilea IV / CRR3
- nello scenario avverso, CET1r transitional al 12,50% e CET1r fully loaded all'11,71% nel 2027, corrispondenti rispettivamente a 281 punti base e 215 punti base in meno rispetto al CET1r transitional e al CET1r fully loaded al dicembre 2024, rideterminati per tenere conto degli effetti di Basilea IV / CRR3
Nello scenario avverso, i livelli di arrivo del CET1r includono una distribuzione totale di capitale nel triennio pari a 8,25 miliardi (di cui 5,86 miliardi di dividendi in contanti e 2,39 miliardi di riacquisto azioni), a dimostrazione del fatto che UniCredit rimarrebbe in grado di garantire distribuzioni sostanziali anche in condizioni di stress grave.
Si ricorda che il CET1r di UniCredit alla fine del secondo trimestre 2025 è del 16,2%1.
I dati relativi al CET1r fully loaded secondo Basilea IV / CRR3 sono pro-forma, non hanno rilevanza legale o formale ai fini della solvibilità di UniCredit e non tengono conto di future ottimizzazioni di bilancio o altre misure di mitigazione.
Per ulteriori dettagli, si faccia riferimento al sito dell'EBA (http://www.eba.europa.eu).
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1 pro-forma per il Danish Compromise sulle assicurazioni vita, in corso di valutazione da parte del regolatore. Il CET1r è pari al 16,0% al netto del Danish Compromise